Di Giorgio Morachioli: emmegifitconsulting@gmail.com
Se consideriamo come l'uomo si muove, capiamo che il grosso limite delle metodiche allenanti classiche, con macchine isotoniche, non rispettano in nessun modo la peculiarità del movimento umano, che è quello di spostarsi su più piani nello spazio. Ipotizziamo di dover raccogliere da terra un oggetto e doverlo poi riporre su un ripiano in alto, alla nostra destra.
Il movimento che andremo a compiere sarà un accosciata (uno squat), ci rialzeremo e con il nostro oggetto in mano andremo a riporlo su detto ripiano: quindi faremo un press ed una rotazione del busto.
Un movimento complesso e composto da tre singoli esercizi che nessuna macchina se non presa singolarmente una ad una può farci eseguire. Nell'ordine leg press (per l'accosciata) shoulder press (per alzare l'oggetto) ed il rotary machine ( per la torsione del busto).
In poche parole il functional training ci insegna a riappropriarci di tutti gli schemi motori primitivi, integrandoli tra di loro come accosciarsi, sollevare, trasportare, lanciare oggetti, deambulare correttamente, effettuare rotazioni con il proprio corpo ecc , questo è possibile farlo sia con esercizi a corpo libero sfruttando il proprio peso come sovraccarico sia con attrezzi come i kettlebell, le palle mediche, sacche riempite di sabbia od acqua, clave in legno ecc, cercando un condizionamento generale delle proprie qualità, da qui, poi, si possono ricercare adattamenti specifici all'interno di una preparazione atletica di qualsiasi sport. Adatto a tutti in ogni età e qualsiasi condizione fisica, è possibile infatti modulare l'intensità dell'allenamento e le sue caratteristiche in base al tipo di utenza che ci si dedica o addirittura lo può fare l'utente stesso regolando la velocità delle ripetute in base al suo stato attuale di performance atletica.
Compiere gesti chiamando in causa lunghe catene muscolari e quindi più muscoli che lavorano in sinergia, significa oltre a far lavorare la stessa catena in equilibrio ed evitare un giorno, dopo massacranti allenamenti alla chest press di accorgesi di avere pettorali forti ma tricipiti e deltoidi deboli, una richiesta energetica altissima con conseguente innalzamento del metabolismo a riposo, da qui scaturisce una maggiore capacità di ossidare i grassi di deposito favorendo la lipolisi ed il miglioramento della nostra composizione corporea, che avviene sempre dopo l'allenamento e non durante, essendo lo stesso la causa e non l'effetto degli adattamenti che ricerchiamo.
Inoltre, una caratteristica peculiare del functional training, proprio per poterlo svolgere in modo ottimale, è il recupero della stabilità e forza del core, ovvero di tutti i muscoli che fanno capo al corsetto addominale; retto, trasversi,obliqui,quadrato dei lombi, pavimento pelvico. Questo complesso muscolare, è fondamentale ai fini posturali e di equilibrio del nostro corpo. Il pavimento pelvico ad esempio, chiude la regione addominale e la sua principale funzione è quella di sostegno della stessa e di contenimento dell'apparato sfinterico ; una piccola parentesi, per una donna avere un pavimento pelvico forte significa affrontare meglio il parto e la relativa successiva fase di recupero, i kegel exercise tipici delle puerpere mirano proprio alla cura di questo muscolo. Respirare con la metodica funzionale agente sul trasverso dell'addome coinvolto direttamente nell'espirazione forzata, alla lunga significa avere un addome più piatto. Particolare attivazione del core la abbiamo con gli allenamenti in sospensione ed a corpo libero, per stabilizzare i movimenti durante gli esercizi.
Altro punto nevralgico che dobbiamo curare per un ottimo stato di fitness risiede nell'estensione dell'anca, da dove nasce la capacità propulsiva per l'avanzamento del nostro corpo nello spazio. Qualsiasi preparatore atletico alla domanda dove risiede la forza di un atleta, risponderà proprio l'anca. Rinforzare la catena estensoria di questa parte anatomica quindi quadricipiti, femorali, glutei migliora la nostra capacità di movimento ed i kettlebell, per poter essere utilizzati nei suoi basics sfruttano proprio la capacità di estendere l'anca in modo esplosivo.
Le qualità cardiorespiratorie e cardiovascolari migliorano in virtù dell'intensità degli esercizi e modulazione degli stessi oltre alla continua e rapida richiesta di sangue in distretti muscolari distanti tra di loro che impegnano la pompa cardiaca alla ridistribuzione del sangue dalla parte bassa alla parte alta del corpo. Non avendo noi altre pompe se non il cuore, questa peculiarità del funzionale permette alle donne affette da inestetismi tipici femminili di drenare i tessuti eliminando ristagni di liquidi e tossine che permangono in zona trocanterica; cosce, glutei, fianchi permettendo un miglioramento estetico in quelle zone.
In sostanza con l'allenamento funzionale si ritorna ad un concetto di cultura fisica che appartiene al passato, la cui finalità non era estetica, come invece purtroppo si è trasformata in seguito, ma semmai un giusto equilibrio di tutte le caratteristiche che un corpo sano ed efficiente deve avere, anche la componente legata alla bellezza, certamente, ma come conseguenza e non come priorità. Pensiamo a come venivano svolte le lezioni di ginnastica a scuola e a come ci comportiamo in palestra oggi; capiremo come dovremmo allenarci per restare veramente in forma per molto tempo, la bellezza passa ma cuore, polmoni, articolazioni ed elasticità muscolare ci accompagneranno per sempre.
Nessun commento:
Posta un commento