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lunedì 27 gennaio 2014

SCEGLIERE PERCHE’ VEDIAMO: L’INTELLIGENZA PRATICA DELLE SCELTE CONSAPEVOLI

Di Lorenzo Bergami: bergami@lorenzobergami.it




Conoscete la storia della centesima scimmia? Da "The Hundredth Monkey" by Ken Keyes, Jr.

La scimmia giapponese Macaca Fuscata, è stata osservata allo stato selvaggio per un periodo di oltre 30 anni. Nel 1952, sull'isola di Koshima, alcuni scienziati diedero da mangiare alle scimmie delle patate dolci sepolte nella sabbia. Alle scimmie piaceva il gusto delle patate dolci, ma trovavano la sabbia assai sgradevole.

Un giorno una femmina di 18 mesi, chiamata Imo, scoprì che era in grado di risolvere il problema lavando le patate in un ruscello vicino. In seguito insegnò questo trucco a sua madre. Anche i suoi compagni di giocoimpararono a lavare le patate e lo insegnarono anche alle loro madri.

Questa innovazione culturale fu gradualmente accolta dalle varie scimmie mentre gli scienziati le tenevano sotto osservazione.

Poi accadde qualcosa di veramente notevole...

Possiamo dire che nell'autunno del 1958, sull'isola di Koschima, vi era un certo numero di scimmie, che aveva imparato a lavare le patate, anche se non si conosce il numero esatto. Supponiamo che un dato giorno vi fossero 99 scimmie che avevano imparato a lavare le loro patate. Supponiamo inoltre che proprio quella mattina, la centesima scimmia imparò a lavare patate.

A quel punto accadde una cosa molto interessante! Alla sera di quel giorno praticamente tutte le scimmie sull'isola avevano preso l'abitudine di lavare le patate dolci prima di mangiarle.

La cosa più sorprendente, osservata da questi scienziati, fu il fatto che l'abitudine di lavare le patate dolci attraversò, in seguito, il mare. Infatti colonie intere di scimmie sulle altre isole e anche gruppi di scimmie a Takasakiyama cominciarono a lavare le loro patate dolci!

Sebbene il numero critico possa variare, il fenomeno delle Cento Scimmie indica che quando vi sono poche persone che conoscono qualcosa di nuovo, questo nuovo concetto rimane di loro esclusiva proprietà. Ma se a loro si aggiunge anche una persona in più, e si raggiunge il numero critico, si crea una idea così potente da poter entrare nella consapevolezza di quasi tutti i membri di quel gruppo.

Questa interessante osservazione ci conferma di come la nostra mente ricerca sempre ciò che vede. Un’idea matura nella mente di una persona e se questa risulta essere vincente ecco che la ricerca della ripetitività di quella strategia interessa le persone che circondano l’individuo che ha deciso di muoversi in direzione “diversa”. Ecco come possiamo diffondere le nostre scelte innovative. Mangiare in modo SANO può sembrare banale ma non si smette mai di imparare soprattutto se la nostra ricerca in questa evoluzione è continua. La mia scelta di diffondere tali conoscenze deriva dalla mia esperienza in materia di nutrizione sportiva e di nutrizione Eco-Sostenibile sempre alimentata da continui aggiornamenti, ricerche e collaborazioni con gruppi di lavoro innovativi. Potrete continuare a seguire me ed il mio gruppo di lavoro su questo blog e potete anche  contattarmi direttamente alla mia mail che troverete presto sul mio nuovo sito internet.
In questo periodo invernale è molto importante la nutraceutica per rinforzare il nostro sistema immunitario. ROSA CANINA ed ECHINACEA sono indubbiamente i nutraceutici più blasonati che risultano essere di grande efficacia per proteggerci da “attacchi” batterici come mal di gola e virali quali raffreddore. Anche il NAC (N-Acetyl-Cisteina) svolge un ottima azione in questa direzione migliorando l’espettorato e cioè l’eliminazione di muco e scorie dal nostro corpo: un corpo drenato è sempre in ottima funzione. Gli organi emuntori (coloro che permettono l’eliminazione dei tossici e non solo dal nostro corpo) sono quindi il nostro focus per il mantenimento e miglioramento del nostro stato di salute: polmoni, reni, intestino, fegato, pelle. Più essi sono in buon funzionamento più il nostro corpo è libero di eliminare stress e scorie del quotidiano. Non a caso dopo le feste Natalizie, dove il nostro fegato ed intestino sono messi a dura prova, le influenze dilagano.
Cardo mariano contenete silimarina è quindi utile per un ciclo depurativo di un mese integrandolo con fermenti lattici per favorire il mantenimento di una flora eubiotica sana nel nostro intestino.
Successivamente si possono consigliare drenanti come tarassaco, thè verde ed ortosiphon per drenare assieme al NAC per le vie respiratorie senza dimenticare il Lipoico (acido tiotico) che oltre a nutrire la pelle ridandole idratazione, assieme al NAC diventa costituente e promotore di uno dei più potenti antiossidanti che il nostro corpo produce, il GLUTATIONE.
Tutto ciò accompagnato da uno stile alimentare ricco in vegetali, alimenti integri e ridotto apporto di prodotti animali derivati da allevamenti intensivi può promuovere un ottimo stato di salute a favore del nostro sistema immunitario, grazie al quale ogni giorno possiamo svegliarci pieni di energia per realizzare i nostri sogni.
Concludo con una citazione di una parabola sui nativi americani che proprio ieri un mio caro amico e collega mi ha fatto leggere.. mi ha ispirato a capire come nutrimento sia sempre la chiave di tutto ciò che genera odio o amore.. a noi la scelta!
Si narra di un vecchio Cherokee seduto davanti al tramonto con suo nipote:
“Nonno, perché gli uomini combattono?”.
Il vecchio parlò con voce calma.
“Ogni uomo, prima o poi, è chiamato a farlo. Per ogni uomo c’è sempre una battaglia che aspetta di essere combattuta, da vincere o da perdere. Perché lo scontro più feroce è quello che avviene fra i due lupi”.
“Quali lupi nonno?”.
“Quelli che ogni uomo porta dentro di sé. Ci sono due lupi in ognuno di noi. Uno è cattivo e vive di odio, gelosia, invidia, risentimento, falso orgoglio, bugie, egoismo. L’altro è il lupo buono. Vive di pace, amore, speranza, generosità, compassione, umiltà e fede”.
Il bambino rimase a pensare un istante a quello che il nonno gli aveva appena raccontato. Poi diede voce alla sua curiosità e al suo pensiero:
“E quale lupo vince?”.
Il vecchio Cherokee si girò a guardarlo e rispose con occhi puliti:

“Quello che nutri di più”.

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